EUROMARMI DI PALMA 

MATERIALI

COS'È IL MARMO

Il marmo è una pietra metamorfica capace di riflettere la luce in diversi modi, risultando limpido e traslucido, secondo un effetto definito “cera”.

Questa sua capacità di reazione alle diverse condizioni di luminosità deriva dalla singolare composizione di questa roccia. Il marmo è prevalentemente composto di Carbonato di Calcio (CaCO3) e si forma attraverso un processo metamorfico che avviene tra rocce sedimentarie, il calcare e la Dolomia, che provoca a sua volta una completa ricristallizzazione del carbonato di calcio e dà origine ad un’infinità di cristalli di calcite o di dolomite.L’azione combinata di pressione e temperature modifica profondamente le strutture originarie della roccia, distruggendo qualsiasi stratificazione, fossile e struttura sedimentaria presenti inizialmente.

Le diverse colorazioni che caratterizzano il marmo sono invece il risultato della presenza di impurità minerali nella roccia (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro). Durante i processi metamorfici queste impurità subiscono a loro volta un processo di ricristallizzazione, conferendo tutte quelle venature caratteristiche del marmo e trame colorate.

COS'È IL GRANITO

Il granito è una pietra naturale il cui nome descrive la sua particolare struttura che è in grani di medie o grosse dimensioni.

La definizione più accreditata è quella che si tratti di una roccia di origine vulcanica che si è raffreddata lentamente all’interno della crosta terrestre. Nel lungo processo di solidificazione e di trasformazione, le impurità minerali, sotto forma di granuli, si sono spostate e ricristallizzate. In seguito a questo processo, si è creato un materiale duro particolarmente resistente che è anche in grado di incontrare molti gusti estetici. Sono proprio le impurità al suo interno a dare al granito le sue diverse colorazioni.

Sono diversi i minerali che possono essere presenti all’interno del granito in quantità più piccole: cordierite, granato, apatite, titanite, zircone, allanite e magnetite.


TIPOLOGIE DI GRANITO

La classificazione, basata sulla composizione chimica e mineralogica dei graniti, li vede così suddividi:

Graniti Tipo A: “A” sta per anorogenici. Sono moderatamente alcalini, con valori bassi di CaO e Al2O3 e alti di Fe / (Fe+Mg), e K2O / Na2O. Si trovano tipicamente in zone di rift e all’interno di placche continentali stabili, e derivano dall’interazione di un hot spot con la parte inferiore della crosta.

Graniti Tipo C: “C” sta per charnockiti. Sono graniti con aspetto charnockitico, cioè generale assenza di orneblenda, ortopirosseno derivato da inversione di fase di pigeonite, eccezionalmente con feldspato alcalino calcico e plagioclasio potassico.

Graniti Tipo I: derivano da fusione di rocce ignee, quindi sono metalluminosi o alluminosaturi. Presentano quarzo e quantità di K-feldspato e plagioclasio, orneblenda e biotite.

Graniti Tipo M: “M” sta per mantello. Termine generale per rocce granitiche presenti in alcuni margini continentali con la composizione chimica e isotopica delle rocce vulcaniche di arco insulare.

Graniti Tipo S: derivano da fusione di rocce crostali sedimentarie o metamorfiche, per cui sono peralluminosi. Sono caratterizzati dalla presenza di muscovite, silicati di Al, granato e/o cordierite.

COS'È L'OKITE

Parlare di “marmo okite” di fatto è improprio. Questo materiale, anche se viene spesso assimilato al marmo, è in realtà composto per la maggior parte da quarzo polverizzato e rimpastato: un componente che non assorbe ed è molto più resistente del semplice marmo

OKITE è una superficie unica, completamente prodotta in Italia. È costituito da un’alta percentuale (fino al 93%) di quarzo, uno dei materiali più resistenti in natura, con l’aggiunta di pigmenti naturali e resina poliestere. Per questo motivo, OKITE è spesso definito come una superficie in quarzo-resina.

OKITE® è creato da SEIEFFE® Industrie, azienda totalmente Made in Italy – con sede a Montesarchio (BN) – leader mondiale nella produzione di lastre in agglomerato di quarzo.

Cosa sono le pietre naturali

Si tratta semplicemente della roccia così come viene estratta nelle cave, una volta tagliati in pezzi più piccoli, possono essere usati per rivestimenti, pavimenti e lavorati. L’unica reale lavorazione che viene effettuata sulla pietra naturale è quella di spaccatura e di taglio, senza andare quindi a mutare la composizione chimica del materiale.

Più nello specifico, quando si parla di pietra naturale ci si riferisce quasi sempre alla roccia da costruzione non lucidabile o non facilmente lucidabile: con questa definizione, quindi, si tende a separare la pietra naturale dal marmo, grandemente lucidabile. Questi, però, sono dettagli.

La pietra naturale in quanto tale è sempre diversa, rendendo unico ogni rivestimento e ogni dettaglio, per una particolare venatura o per un peculiare cromatismo

Le pietre naturali vengono suddivise in 3 categorie:

Rocce tenere e/o poco compatte: rocce sedimentarie clastiche (areniti, calcareniti, etc.) e vulcanoclastiche (tufi, peperini, ecc.)

Rocce dure e/o compatte: pietre a spacco naturale (quarziti, micascisti, gneiss, ardesie, ecc.) e rocce magmatiche effusive (basalti, trachiti, etc.)

Rocce metamorfiche (che hanno subito profonde trasformazioni a causa di pressione e temperatura.)

Vanno ricordate tra le altre varietà di pietra, la pietra serena, la pietra leccese e l’ardesia.

COS'È la Semina alla veneziana

Il terrazzo alla Veneziana viene spesso chiamato anche “seminato alla Veneziana”. Questo nome deriva dalla tecnica di esecuzione che prevede la “semina”, cioè la distribuzione dei frammenti di marmo che veniva (e viene tuttora) eseguita spargendo a mano marmo e madreperla sulla malta ancora fresca.

Per realizzare il sottofondo dei Pavimenti alla Veneziana si esegue una miscela di cocciopesto e sabbia con granulometrie che variano da mm 4 a mm 12 – impastata con calce. Avvenuta la stesura si procede con la pressatura mediante rullo ( circa 90 kg) e ferro (sbarra di acciaio con manico).

COSA SONO LE CEMENTINE

Le cementine, o pastine, così come le graniglie o marmette, fanno la loro comparsa a fine ‘800 con l’avvento della Rivoluzione Industriale, quando si ebbe una maggiore produzione di cemento Portland.

Questa tipologia di pavimento venne utilizzata fin dai primi anni del ‘900 nei palazzi residenziali, soprattutto in quelli delle grandi città come Roma ad esempio che, in seguito a una forte immigrazione da diverse regioni d’Italia, vide fiorire repentinamente numerosi edifici residenziali di sei/otto piani nella prima periferia cittadina.

Per la rapida costruzione di questi edifici “fuori porta” serviva un pavimento di veloce esecuzione, diverso quindi dai classici pavimenti alla veneziana, ma altrettanto duraturo nel tempo e che proponesse sempre un minimo di disegno, decoro e stile.


Cos’È la Graniglia

La graniglia è un materiale nato grazie al riciclo degli scarti della lavorazione del marmo.

Viene ottenuta da una miscela di cementi fortemente leganti, colorati in pasta con ossidi naturali, e schegge recuperate dalla frantumazione dei più svariati tipi di marmo.

COS'È LA PALLADIANA

LLe origini del pavimento alla Palladiana sono antiche:

Questo era un pavimento nato per essere utilizzato in esterno e per il quale si utilizzavano grandi frammenti di marmo (travertino ma anche altri marmi).

Inizialmente prevedeva l’utilizzo di scaglie disposte casualmente con larghezze delle fughe molto differenziate,

Forme e dimensioni dei frammenti di marmo utilizzati per la palladiana sono molto variabili: si combinano trapezi, rettangoli, quadrati e triangoli i cui lati variano da pochi centimetri a 15/20 centimetri massimo. Nel tempo la tecnica si è affinata e le lastre venivano poste a pavimento lavorandole in modo da incastrarsi perfettamente in una sorta di puzzle dove la fuga tra una lastra e l’altra doveva essere regolare e minima.


Cosa sono i Cementi Industriali

Con il termine pavimento industriale si intende una pavimentazione continua costituita da una piastra orizzontale in calcestruzzo che può essere o debolmente armata, armata in modo tradizionale, fibro-rinforzata in modo strutturale, o armata con sistema di post-tensione, in genere di grande dimensione

Da piu di 10 anni questo tipo di pavimento sta spopolando con la levigatura lucidatura e colorazione con prodotti chimicamente creati per questo tipo di lavori chiamati “Silicati”

Il silicato di litio appartiene alla famiglia dei LISIL, ed è un prodotto particolarmente adatto per ottenere prestazioni di alto livello nel trattamento delle superfici, performance anche maggiori di quelle in resina.

Il trattamento al silicato di litio per calcestruzzo dà come risultato finiture super brillanti e lucide, resistenti al fuoco, all’acqua e alla polvere e una durabilità da record.

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